Viviamo la parrocchia!
4-5
gennaio 2012
parrocchia San Melchiade
DUEGIORNI Giovanissimi
AC
DUEGIORNI per stare insieme, per divertirci e riflettere,
per vivere la fede a misura di giovanissimi!
LA BELLA VITA-Giovanissimi AC
Ascolto
della Parola!
Dal Vangelo secondo Giovanni 15, 1-17
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non
porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti
più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se
non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite,
voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me
non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e
si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e
vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e
diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato
voi» Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel
mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo
amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia
piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho
amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri
amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più
servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati
amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate
e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che
chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli
uni gli altri».
Momenti
di silenzio!
Ora hai un po’ di tempo per stare da solo e pregare! Puoi
riflettere sulla lettura che abbiamo appena fatto o aiutandoti con le domande
che seguono:
·
Hai mai
pensato,anche se in modo diverso,a scrivere tu stesso una tua regola di vita?
·
Parli mai
con Dio? Riesci a sentire la sua risposta? Nella quotidianità di tutti i giorni
riesci a dedicare uno spazio,anche se piccolo, al silenzio e alla riflessione ?
·
Chi è per te Gesù? Quali sono le cose che ti legano a
lui? E cosa invece non riesci a vivere bene nella mia relazione con lui(la
preghiera,in sacramenti,riuscire a seguire il suo esempio quando sei con gli
altri...)?
·
Quali punti saldi ho nel mio cammino di
fede(gruppo,preghiera personale, campi..)?
·
Quali aspetti della fede mi mettono in difficoltà? Gli
altri sanno che credo?cosa posso farlo per testimoniarlo,soprattutto con i
fatti?
·
Per
affrontare questo percorso hai bisogno di qualcuno che ti guidi che ti sappia
consigliare e sappia come farti andare avanti nel tuo cammino, questa persona
viene chiamata "guida spirituale" e può essere un laico ad esempio un
educatore,oppure un religioso,un sacerdote con il quale magari potresti
condividere anche il sacramento della riconciliazione...Hai una guida
spirituale, sulla quale poter far riferimento e confrontarti nel momento del
bisogno?
Ti capita a volte in momenti di sconforto o di solitudine di aprire il
vangelo,e trovare attraverso la lettura di un passo,la risposta o la
soluzione ai tuoi problemi?
Scrivi qui le tue riflessioni, i tuoi pensieri e le tue preghiere:
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A regola d’arte!
Abbiamo provato a scrivere la nostra Regola di
gruppo. Ora tocca a te: prova a scrivere la tua personale Regola spirituale!
Questa regola altro non è che l'impegno che ciascuno
di noi prende con se stesso affinché l sua vita di fede sia curata con amore e
costanza. Insomma: desideriamo conoscere il signore, ma questa relazione ha
bisogno di essere coltivata, passo dopo passo (questo stava sul libricino ma
non mi piace molto, però non riesco a rielaborarlo) Perciò possiamo considerare
la Regola semplicemente come uno strumento che ci aiuta ad essere
"fedeli" al nostro impegno di entrare sempre di più in intimità con
Gesù.
La regola di cui stiamo parlando ha una caratteristica particolare: non è un
foglio precompilato di cose da fare. La regola di vita spirituale del
giovanissimo di AC è scritta unicamente da te. Solo tu puoi sapere a che punto
è il tuo cammino di fede, solo tu hai la chiara percezione dei passi in avanti
da compiere. Parliamo di regola di vita spirituale perché per un giovanissimo
di ac vuol dire coltivare la propria interiorità,avendo relazioni vere e
sane,interessarsi al mondo, studiare con passione,raccontare la propria storia
di fede agli altri, essere veri testimoni con uno stile di vita
amorevole,onesto e giusto.
La Regola potrà
accompagnarti e aiutare a riflettere meglio sui momenti della tua fede! Cerca
di concentrarti come abbiamo fatto in gruppo sei tre punti: PREGARE,
CONDIVIDERE, TESTIMONIARE.
Cosa aspetti? Inizia a
scriverla!
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La scuola che ci piace è un MSACco
bella!
Il MSAC è il Movimento degli Studenti di Azione Cattolica
ed è presente in quasi tutte le città d’Italia! È un gruppo di ragazzi credenti
ma prima di tutto studenti!
il MSAC è un’occasione per gli studenti di vivere la
propria scuola in prima persona e di non abbattersi di fronte alle mille
difficoltà che ha ma renderla un luogo adatto, comprendendo il valore degli
strumenti che hanno a disposizione per migliorarla .insomma in questi tempi
tanto difficili per scuola e studenti il MSAC è una valida alternativa che
anziché criticarla e distruggerla propone di costruire una scuola a misura di
studente!
Certo la scuola ha molti lati negativi, lo sappiamo ma
proviamo a Cambiare prospettiva!
Anche ciò che sembra negativo può trasformarsi in un’opportunità da saper
cogliere per migliorare l’ambiente scolastico.
Una volta capito che parlando di scuola non tutto è
perduto annunciamolo ad amici e
coetanei comunicando un senso di
appartenenza alla scuola e una voglia di partecipazione comunitaria!
Si, sembra facile dire ai compagni di classe che la
scuola è bella. Come si fa? Quali strumenti abbiamo a disposizione per conoscere e vivere
meglio la scuola. Alcuni di questi sono: assemblee d’istituto e di classe;
giornalino o strumenti d’informazione vari (radio, blog, ecc); Consiglio
d’istituto; consulta provinciale; statuto studentesse e studenti (che verrà
consegnato alla fine dell’incontro). Anche attraverso il MSAC possiamo avere
degli strumenti in più: infatti il MSAC organizza degli incontri in cui si
affrontano tematiche scolastiche approfondendo le leggi e le questioni
fondamentali che più ci stanno a cuore in tema di scuola! Solo la giusta
informazione e formazione può rendere liberi di partecipare!
Ecco il MSAC: sono i volti di tutti gli studenti che
vogliono metterci la faccia, che
hanno voglia di impegnarsi per la propria scuola, una scuola di tutti!
Trasmettere la necessità di volersi mettere in gioco, di vivere la scuola in
prima persona, come unico ed essenziale punto di partenza per creare la scuola
che ci piace!
SFS
–Scuola di Formazione per Studenti
Dal 19 al 21
Aprile 2013 a Fiuggi si terrà la Scuola
di Formazione per Studenti organizzata dal MSAC!
Sono tre giorni in
cui conoscere tutti gli studenti di Azione Cattolica di TUTTA Italia e rendersi
conto di quanta ricchezza possiamo dare alla NOSTRA scuola!
Teniamoci liberi, l’SFS ci aspetta!
Il
noi del dono: il bene comune!
Capita spesso, soprattutto nei momenti di maggiore
difficoltà, che teniamo uno sguardo sulle cose e sul mondo ristretto ai nostri
più immediati bisogni, senza guardare a ciò che effettivamente è più utile per tutti
(e quindi anche per noi). A volte è necessario rischiare, “investire” le
risorse a nostra disposizione – tra cui il tempo, ad esempio – per qualcosa di
non immediatamente utile a noi.
Arraffa!
Riflettiamo sul gioco:
-
Pensando a questo gioco come uno spunto per riflettere sul bene comune, quali beni ti sembra
vengano sfruttati in modo ingiusto e poco lungimirante?
-
Durante la giornata, quanto tempo viene dedicato ad attività di
servizio e di cura del bene comune?
-
Quali sono le abitudini che si possono cambiare, per valorizzare
e non sprecare le risorse (tra cui il tempo) che abbiamo a disposizione?
-
Quali possono essere gli svantaggi dell’impegno nel
volontariato, nella politica, nel servizio agli altri? Quali vantaggi?
-
Quali sono gli ambienti in cui possiamo sperimentare il bene
comune (famiglia, parrocchia, palestra, scuola, ambiente …)?
Il desiderio di spendere noi stessi e il nostro tempo per gli
altri non può non avere come fine la crescita nostra e della comunità, delle
persone e dei luoghi che ci circondano. La dimensione da guadagnare è quella
del “NOI”, cioè la cura per il bene comune, che è il bene non solo mio, ma
nemmeno semplicemente tuo: è il bene NOSTRO, che è stato donato a me, a te, a
noi, a tutti!
« il bene comune èl'insieme di quelle condizioni della
vita sociale che permettono tanto ai gruppi quanto ai singoli membri di
raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente »
Gaudium et Spes
Giorgio Gaber “La libertà”
[...] la libertà non è star sopra un albero
non è neanche un gesto o un’invenzione
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.
Viviamo
la parrocchia!
La Chiesa non è
un’invenzione dell’uomo, ma un dono del Signore. La luce del Cristo risplende
sul volto della Chiesa che diviene segno e strumento dell’intima unione con Dio
e dell’unità di tutto il genere umano.
Lumen Gentium
Anche la Chiesa è un bene comune e tutti siamo parte
della Chiesa di Dio, perciò ciascuno è chiamato a costruire giorno per giorno
la propria parte: infatti ognuno ha dei talenti e delle qualità da mettere a
disposizione della comunità!
Costruire –N.Fabi
Chiudi
gli occhi, immagina una gioia
molto probabilmente penseresti
a una partenza
ah si vivesse solo di inizi, di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora.
penseresti all'odore di un libro
nuovo, a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare, al giorno prima della festa
al 21 marzo al primo abbraccio, a una matita intera la primavera
alla paura del debutto, al tremore dell'esordio
ma tra la partenza e il
traguardo
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo
giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione
ma il finale è di certo più
teatrale
così di ogni storia ricordi
solo la sua conclusione
così come l'ultimo bicchiere
l'ultima visione
un tramonto solitario l'inchino
e poi il sipario
tra l'attesa e il suo
compimento
tra il primo tema e il
testamento
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo
giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione
ti
stringo le mani, rimani qui, cadrà la
neve a breve
Adoro
il lunedì!
“Io vorrei che noi giurassimo un patto
che non conosce confini terreni
né limiti temporali: l’unione nella preghiera.”
Pier Giorgio Frassati
“Sì,
adoro. Eppure sappiamo benissimo cosa rappresenta questo giorno: la sveglia
inopportuna dopo uno o due giorni di riposo, il ritorno alla routine, i
pensieri, lo stress, il benedetto zaino da rimetterci in spalla o il malloppo
di cose da aggiornare per il lavoro… Anche Vasco Rossi canta a
squarciagola “Odio il lunedì”. C’è chi, invece, questo giorno lo adora. O
meglio, Lo adora, con la “L” maiuscola.
Già, perché il lunedì, per i giovani e i giovanissimi di
Azione cattolica, è il giorno in cui possono sentirsi tutti particolarmente
uniti attraverso la preghiera. Ogni lunedì, infatti, i giovani e giovanissimi
possono dedicare un momento più prolungato della loro giornata al Signore certi
che lo stesso gesto sarà compiuto da tutti i coetanei di Ac in tutta Italia.
Sono tante opzioni, tutte valide se sostenute dall’unico
fine di adorare, ringraziare, dialogare e di intercedere il Dio
dell’amore. Non è detto, poi, che tutto ciò dobbiamo viverlo da soli. Possiamo
decidere di pregare insieme a qualche nostro amico, o magari insieme al gruppo
di Ac, o con chiunque desideriamo.
C’è un’unica richiesta!! Per rendere concreta la
comunione e la vicinanza spirituale con tutti i giovani e giovanissimi di Ac
d’Italia, possiamo concludere la nostra preghiera del lunedì recitando la
preghiera adoro il lunedì!